"L'HAALAND DEL SUDAMERICA": GERMAN CANO HA SEGNATO 14 GOAL IN 7 PARTITE

Non è la Premier League, d'accordo. E neppure la Champions League. Però, dall'altra parte del globo, c'è qualcuno che pare essere in grado di tenere i ritmi e le medie realizzative mostruose di Erling Haaland. Tanto che qualcuno si è spinto a definire German Cano, centravanti del Fluminense, "l'Haaland del Sudamerica".

Cano è argentino, ha compiuto 35 anni all'inizio di gennaio, ma in comune col più giovane collega ha un desiderio: segnare, segnare e ancora segnare. Sabato sera lo ha fatto quattro volte nella semifinale di ritorno del Campionato Carioca, il torneo dello Stato di Rio de Janeiro. Il Fluminense doveva rimontare l'1-2 dell'andata contro il Volta Redonda, si è imposto addirittura per 7-0 ed è approdato in finale. Un poker, appunto, lo ha messo a segno proprio Cano.

In totale fanno 14 goal segnati nelle ultime sette partite, più di due a partita: una media spaventosa, proprio come quella di Haaland. Cano era rimasto a secco nelle prime quattro gare della competizione, poi si è scatenato: una doppietta di qua, una tripletta di là, addirittura un goal da centrocampo nel clássico contro il Vasco da Gama. Fino al magico pomeriggio del Maracanã, dopo il quale il quotidiano argentino Olé ha alimentato il parallelismo: "El Haaland de Latinoamérica".

Mai Cano aveva segnato quattro volte nella stessa partita nel corso della carriera: nemmeno quando vestiva la maglia dell'Independiente Medellin, con la quale per due volte si è laureato capocannoniere con cifre realizzative altissime (32 reti nel 2018, addirittura 34 l'anno successivo).

Il Fluminense ha preso Cano all'inizio del 2022, prelevandolo a parametro zero dopo la conclusione del suo contratto con il Vasco, con cui aveva appena mancato la promozione in Serie A: un'operazione di mercato tecnicamente "normale" trasformatasi ben presto in un colpo da novanta, se è vero che il centravanti di Lomas de Zamora ha vinto la classifica cannonieri dello scorso Brasileirão (26 centri) e ora comanda anche quella del Cariocão.

Cano è il perfetto erede di Fred, l'idolo massimo del Flu ritiratosi nel luglio dello scorso anno. Mentre non ha mai avuto una chance con la nazionale argentina, nonostante qualcuno in Brasile chiedesse a gran voce la sua convocazione al ct Scaloni per i Mondiali. Alla fine il giocatore in Qatar c'è andato lo stesso, ma da tifoso. E a dicembre ha assistito dal vivo al trionfo di Messi e compagni contro la Francia.

2023-03-19T15:10:12Z dg43tfdfdgfd