Il Gran Premio dell'Arabia Saudita si prospetta uno spettacolo da non perdere, come non se ne vedevano da tanto tempo in F1. La griglia di partenza stessa nasconde una serie di imprevisti che potrebbero accendere la gara, modificandone lo svolgimento in più modo.
La prima variabile è il pole-man: una Red Bull, niente di straordinario, se non fosse che la monoposto è quella di Perez. Il messicano è in possesso di una vettura quasi perfetta ma l'imprevisto meccanico che ha subito Verstappen in qualifica mantiene comunque il team di Milton Keynes con il fiato sospeso. C'è anche Alonso, che può contare su una Aston Martin velocissima e competitiva che può fargli sognare il podio e, perchè no, magari una vittoria che manca allo spagnolo da anni. L'inseguimento di Perez si complica, considerando che c'è anche la Mercedes a scattare appena dalla seconda fila, con Russell che scalpita per ottenere quei risultati che sembravano scontati prima dello scorso Mondiale di F1.
La più grande sfida, quella che tutti attendono, si cela inaspettatamente a metà classifica. Max Verstappen, dopo essere stato abbandonato nel Q2 dalla sua RB19 partirà quindicesimo ed è chiamato ad una rimonta degna di un campione del mondo, una rimonta alla Hamilton, per intenderci. Sulla sua strada, però, troverà traffico e soprattutto Leclerc, in dodicesima posizione con la sua Ferrari dopo aver conquistato la seconda piazza nelle qualifiche.
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